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Storia
La storia della Cantina Sociale di Viadana si lega a quella della valorizzazione di un vino apprezzato, ma privo del prestigio di altre più note produzioni. Dalla sua fondazione (1952) ad oggi, la Cantina si è occupata della valorizazione del vitigno autoctono Viadanese e dell’affinamento delle tecniche produttive, permettendo al Lambrusco di costruire una sfaccettata narrazione organolettica del territorio, di stupire e di abbattere ogni preconcetto.
La Cantina di Viadana nell’800
I primi tentativi di costituire una Cantina Sociale di Viadana si ebbero già nella seconda metà dell’Ottocento: allora, la zona di Viadana e Sabbioneta era ricca di coltivazioni vinicole, considerate però di scarsa qualità. A gettare i primi semi di un processo di valorizzazione della produzione vinicola locale fu l’Arciprete Antonio Parazzi (Viadana 1823-1899), il quale si impegnò a promuovere l’avanzamento agricolo del territorio. A bloccare il progetto della Cantina, al quale 80 produttori locali dichiararono di voler aderire, fu un terribile nemico: un’invasione di peronospora, seguita da una grandinata devastatrice. Il progetto venne messo da parte, ma non cadde nel vuoto.
La Cantina di Viadana nel 900
Circa vent’anni dopo, la proposta di costituire una cantina sociale tornò a far discutere: l’occasione fu la difficile annata del 1907, quando il maltempo mise di nuovo in crisi i produttori della zona. A peggiorare la situazione contribuì la mancanza di strutture, tecniche e tecnologie moderne, che giocava a favore dei compratori e degli intermediari, i quali potevano acquistare l’uva a prezzi irrisori risparmiando sul prodotto finito. Per ovviare a tutto questo il Consiglio Comunale, con delibera 1 luglio 1908, aderì simbolicamente all’iniziativa di costituire una cantina sociale, ma ancora una volta la storia si mise di mezzo il primo conflitto mondiale blocco il progeto. Nell 1938 a opera del Ente Economico della Viticultura controllato dal Ministero dell'Agricoltura venne iniziata l'operazione di creare un ammasso di uve, in modo controlare il prezzo zonale delle uve destinate a essere vendute a imbottigliatori e poi nel 1940 vennero iniziati i lavori di costruzione degli stabilimenti e e fu costituita la Cantina Sociale Di Viadana, i lavori terminarono nel 1942 e lo stabilimento con capacità di contenimento di 12.980 ettolitri è ancora oggi quello che ospita la nostra società. L'Ente Ecomomico della Viticultura utilizò come garante il comune di Viadana che controllava lo stabilimento produttivo divenendo di fatto il gestore delle operazioni di vinificazione, apponendo lo stemma comunale sulle bottiglie da vendere. Finalmente, il 26 gennaio 1952 venne costituita la “Cantina Sociale di Viadana società cooperativa” che prese in gestione lo stabilimeto dal comune e dall' Ente Economico della Viticultura, mantenendo però il logo del comune che aveva gestito la cantina i primi anni di costituzione. Nel 1955 la società cooperativa acquistò dallo stato i fabricati e le atrezzature, iniziando così a lavorare in autonomia. Negli anni a seguire, il numero dei soci crebbe rapidamente: nel 1962 erano 101.
La Cantina di Viadana oggi
Ciò che accadde in seguito è storia recente: i locali della Cantina Sociale sono ancora quelli originali, mentre i macchinari e le tecnologie si sono evolute nel tempo favorendo anche l’evoluzione del vino della zona, non più di scarsa qualità, ma un prodotto da gustare e degustare assaporandone il carattere e la ricchezza di profumi, nel 2014 un ulteriore passo tecnologico era indispensabile per aumentare ancora di più gli aspetti qualitativi e di sicurezza, la nostra socetà cooperativa ha creato una partnerschip con la socetà cooperativa di Carpi e Sorbara atta alla creazione di un unico stabilimento moderno e tecnologico che permettesse di lavorare il vino per entrambi le società in modo tecnologico ma distinto, oggi infatti l'uva viene ancora conferita nella cantina di Viadana dai soci e dopo aver effettuato le prime lavorazioni viene portata nello stabilimento di Sorbara dove la nostra uva viene vinificata in appositi serbatoi separati dai loro e dove vengono sapientemente create le nostre specialità, il vino torna cosi presso il nostro stabilimento per le ultime fasi di maturazione. La qualità e la stabilità del vino richiedono sempre piu ammodernamenti che risultavano troppo onerosi per la nostra piccola cantina, solo grazie a questa collaborazione socetaria tra produttori di lambrusco si è potuto continuare con la qualita che contraddistingue il nostro prodotto. La società continua a promuovere e a vinificare il nostro lambrusco autoctono ( il Viadanese ) unico nel suo genere e vero legame con il territorio.
Chi siamo
La Cantina di Viadana raduna 100 soci nella produzione di 7 tipologie di Lambrusco.
Vitigno viadanese
Si tratta di un vitigno autoctono probabilmente originario dalle viti selvatiche.
I vini
Solo Lambrusco da vitigni selezionati. Esplora tutte le nostre interpretazioni.